Forte Montecchio Nord



Il Complesso storico del Forte di Montecchio, costruito tra il 1912 e il 1914 a Colico, compare fra le opere difensive più grandi meglio conservate in Europa.

Ben inserito nel sistema della frontiera nord, la cosiddetta “Linea Cadorna” edificata per la Grande Guerra, il forte è caratterizzato da:

  • alte mura in granito lavorato
  • numerosi ambienti
  • camminamenti sotterranei
  • una polveriera scavata all’interno della roccia per oltre 60 metri

Il Forte conserva ancora intatti:

  • i quattro cannoni originali di 149 mm modello Schneider in postazione girevole sotto cupola corazzata
  • l’impianto elettrico
  • il complesso sistema di aspirazione dei fumi

I cannoni di Forte Montecchio

I quattro cannoni 149 mm modello Schneider erano:

  • capaci di una gittata di oltre 14 chilometri
  • in grado di controllare:

– la bassa Valtellina
– la bassa Valchiavenna
– la porzione settentrionale del Lago di Como

La loro collocazione consente di godere di uno splendido panorama sull’alto Lario, lasciando spaziare la vista al Lago di Mezzola, alla foce dell’Adda e al Monte Legnone.

Trasformato in polveriera negli anni Cinquanta, il Forte fu interessato da alcuni lavori di risistemazione con l’aggiunta di:

  • riservette nella parte sommitale della collina
  • un complesso sistema antincendio
  • un nuovo ingresso con corpo di guardia, garitta e cavalli di Frisia
  • uno stabile d’abitazione esterno chiamato “Casa del maresciallo”

Rimasto in servizio per molti anni, fino alla demilitarizzazione definitiva avvenuta nel 1981, il Forte era troppo lontano dal fronte combattuto per prendere parte alle azioni belliche.

Tuttavia, il 27 aprile 1945, i cannoni spararono per bloccare l’autocolonna tedesca che, sulla sponda opposta del lago, stava riparando in Germania dopo aver lasciato Mussolini a Dongo.

Per info, visite e laboratori didattici: tel. 0341.940322 www.fortemontecchionord.it

Virtual tour museo

Forte di Fuentes

Nel territorio di Colico, dalle cascine di Monteggiolo incomincia il viottolo che s’inerpica su un fianco del colle: è lo stesso che percorreva la truppa per raggiungere le fortificazioni spagnole, distrutte nel 1796 per ordine di Napoleone Bonaparte allo scopo di facilitare i rapporti diplomatici con i Grigioni.

Il Forte di Fuentes sul Montecchio est, in posizione strategica per controllare il confine svizzero, venne edificato all’inizio del Seicento dall’allora governatore spagnolo di Milano, Don Pedro Enriquez de Acevedo, conte di Fuentes de Valdepero.

Già completa nelle sue parti fondamentali, nel 1606 la fortezza si appresta a ospitare le prime guarnigioni:

  • ben otto compagnie di fanteria
  • duemila guastatori
  • venti pezzi di artiglieria, rinforzati in seguito da altri otto pezzi.